INTERVISTA CON MARCHESE

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    1) Lei è stato allenato da Dory Funk. Come ha vissuto questo inizio di carriera nel wrestling?

    * Prima di tutto, un saluto a tutti voi.

    A dire il vero, quando andai in America per affinare le mie conoscenze, combattevo già da un decennio in tutta Europa;
    nonostante ciò, fu destabilizzante: il livello americano è decisamente superiore!
    Gli USA sono la patria del Pro Wrestling e Dory Funk jr. è probabilmente il miglior maestro del mondo:
    secondo regno da campione più lungo nella storia (NWA World Heavyweight Championship),
    è stato indotto nelle Hall of Fame della WWE e della NWA;
    fra i suoi studenti mi permetto di ricordare Kurt Angle, Ted DiBiase, Edge, Jeff Hardy, Matt Hardy, Christian, Test, Lita, Mickie James...
    Il suo vice -Osamu Nishimura- è un nome estremamente importante nel panorama giapponese.

    Io andai per allenarmi, ma -con mia grande sorpresa- decisero di farmi combattere nel loro show BANG!;
    lo spettacolo aveva copertura televisiva e riuscii addirittura a vincere un titolo (sono il primo italiano residente in Italia a vincere un titolo all'estero).
    Sono tornato più volte ad allenarmi dal mio maestro e -nel corso degli anni- ho vinto 3 titoli;
    ho anche avuto modo di fare un try out (provino) per la AJPW e di avere piccoli ruoli come staff in TNA.
    Davvero grandi soddisfazioni.


    2) Essendo passato da un allenatore americano, a sfidare wrestlers anche italiani, che differenze nota tra il lottato tricolore e quello d’oltreoceano?

    * Ovviamente il livello americano è superiore, ma devo dire che il panorama italiano sta crescendo.
    Io tornai in Italia proprio per trasmettere le conoscenze acquisite oltre-oceano.


    3) 20 anni di carriera. Più di 500 match fatti. Come ha visto cambiare la scena italiana nel corso degli anni?

    * La scena italiana è cambiata migliorando da un punto di vista tecnico.
    Sfortunatamente esistono ancora alcune mele marce con comportamenti decisamente poco professionali, specialmente nei rapporti fra diverse realtà.
    Sono comunque speranzoso: dopo anni e anni che lo auspico, finalmente pare che stiano nascendo delle collaborazioni serie,
    come -ad esempio- quella piuttosto stretta e fruttuosa fra TCW e WIVA.


    4) Quali sono a suo parere le federazioni che al momento hanno la maggiore spinta per scrivere la storia del Bel Paese?

    * Non voglio essere in cattiva fede con nessuno:
    chi avrà più impegno e intelligenza emergerà.
    Questo senza ricordare che anche il più piccolo ingranaggio è utile per far funzionare un orologio.
    Chiunque lavori con onestà deve essere fiero dei risultati -grandi o piccoli- che otterrà.


    5) Chi le ha ispirato la gimmick (o meglio dire, LE gimmick viste le continue trasformazioni) di Marchese?

    * Durante la mia carriera ho interpretato più personaggi di quanti non si possa pensare (molti mascherati).
    In Italia, sono noto particolarmente per le gimmick del nobile sadico e -negli ultimi anni- del mistico.
    Il personaggio classico de Il Marchese è vagamente ispirato a De Sade ed è nato perché...
    Effettivamente ho ereditato vari titoli nobiliari, compreso quello di marchese!
    Il religioso Heaven Ascension Marquis (o Marchese del Culto della Luce) nasce da un'idea del presidente della TCW e
    devo dire che ben si adatta a ciò che avevo in mente.


    6) Che differenze ci sono tra la psicologia del Perverso Patrizio e la sua nella vita di tutti i giorni?

    * Il Marchese ricco, sadico e molto interessato alle donne ricalcava in parte ciò che ero, estremizzandolo ovviamente.
    Le gimmick sono sempre relativamente vicine al vero io di chi le interpreta, altrimenti non potrebbero avere credibilità.
    Col tempo sono cambiato, affrontando temi più maturi e ri-avvicinandomi al mio grande amore per le religioni (ho studiato Storia delle Religioni);
    Di conseguenza sul ring mi sono "trasformato" nel mistico Heaven Ascension Marquis.
    Sono due aspetti del mio essere, ombra e luce che formano una completezza in dinamico equilibrio.


    7) Che ne pensa della Total Combact Wrestling in cui lotta ora? C’è qualche giovane che le piacerebbe vedere maggiormente in rampa di lancio?

    * Per quanto io sia disponibile a combattere per chiunque mi ponga un ingaggio interessante, la Total Combat Wrestling rimane un po' la mia "casa".
    Il gruppo è estremamente volenteroso e affiatato, l'ambiente rilassato e fantastico.
    In più -citando la theme della TCW- "siamo tutti pazzi", il che non è certo un male in questo ambiente.

    Su quale giovane punterei?
    Ancora una volta, non voglio essere in cattiva fede con nessuno.
    Quando iniziai, questo sport non esisteva in Italia.
    Ero un ragazzino di 45 kg che si faceva 800 km in treno per allenarsi, senza neppure sapere le lingue;
    il tutto senza internet o cellulare, ovviamente.
    Molti -comprensibilmente- non avevano fiducia in me, ma qualcuno mi insegnò comunque.
    Io non voglio essere in cattiva fede con nessuno, quindi non parteggerò per nessuno.
    Il Pro Wrestling è un'amante gelosa: più le si da, più si ottiene.


    8) Ha qualche aneddoto particolare della sua carriera che in qualche modo ha influito sul suo approccio al wrestling recente?

    * La carriera è un insieme di aneddoti.
    Sarebbero davvero moltissimi.


    9) Le piacerebbe lottare in pianta stabile in WWE? Se si, contro chi?

    * Ovviamente mi piacerebbe, come a tutti, credo.
    Non ho preferenze di avversari nel circuito Indy, non le avrei neppure in WWE.


    10) Che consiglio darebbe ai giovani che vogliono diventare wrestlers?

    * Premessa: nel Pro Wrestling ci si fa male.
    Se non siete pronti a versare lacrime, sudore e sangue... Evitate pure di iniziare.

    Nel caso siate convinti, la cosa più importante in assoluto per chi inizia è scegliere un buon istruttore.
    Pretendete di visionare il curriculum del maestro, con relative prove (i furbi non mancano).
    Da quanto tempo pratica questo istruttore? Chi gli ha insegnato? Chi sono i suoi allievi?
    Ha conoscenze tecniche? Sa come allenare? Sa dare consigli su materie accessorie (Body Bulding, alimentazione, pronto soccorso...)?
    Tenete bene a mente che i suoi avversari non fanno minimamente testo: un professionista -se pagato- combatte contro chiunque.
    Imparate a distinguere fra stage (poche ore), camp (pochi giorni) e scuola effettiva (mesi o anni):
    se un istruttore spaccia per suo maestro un pro con cui ha lavorato poche ore, probabilmente non sarà una persona seria.
    Una volta effettuata questa dura selezione, avrete individuato un buon elemento.
    A questo punto affidatevi ciecamente a lui e non arrendetevi.
    Non ci sono formuline magiche nel Pro Wrestling: chi si impegna, ottiene.

    Spero di esservi stato utile.
    Un saluto e grazie per il vostro interesse.

    Sentitevi liberi di seguirmi sulla mia pagina Facebook

    https://m.facebook.com/marquiscult

    o sul mio sito

    http://ilmarchese.weebly.com



    Edited by AleKodokan89 - 3/4/2016, 16:40
     
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